Sinossi:
La crisi ecologica ha iniziato ad attraversare le nostre esistenze ben prima che varcasse le soglie della sensibilità collettiva. Eppure, solo negli ultimi anni questo fenomeno ha acquisito maggiore centralità, generando nuovi ordini del discorso e una differente organizzazione della visibilità. Situandosi al crocevia di molteplici prospettive e genealogie, che spaziano dalla filosofia alla storia della scienza, passando per l’analisi semiotica, l’estetica e la sociologia del corpo, il volume, attraverso i suoi diversi contributi, si propone di aprire delle linee di ricerca per comprendere come varia la nostra sensibilità quando le soglie della visibilità assumono contorni sfumati, non univocamente determinati, e margini politicamente significativi. In un tragitto che attraversa diverse sfumature del nostro sentire, il volume avanza la proposta di un’ecologia del visibile, che prende forma nelle prospettive di una critica dei consumi, delle reti di senso e dei processi di individuazione.
Con testi di Camilla Bernava, Andrew Culp, Eduardo Galak, Ilaria Santoemma, Irene Sorrentino, Eduardo Yalán Dongo.
Camilla Bernava è dottoranda all’Università di Napoli L’Orientale, presso il dipartimento di Scienze Umane e Sociali. I suoi interessi di ricerca si sviluppano attorno ai temi dell’ecologia filosofica e delle epistemologie femministe.
Gianluca De Fazio ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale in Filosofia Morale e Filosofia Teoretica. Tra le sue pubblicazioni Ecologia del possibile (ombre corte, 2021), Avversità e margini di gioco (ETS, 2021) e la curatela, con V. Cavedagna, Fini senza scopi (Orthotes, 2024).
Anno: 2024
Pagine: 223
ISBN: 9791281388949
Recensioni
Recensione a cura di Valerio Calzolaio su Infiniti Mondi